La qualità come elemento chiave dello sviluppo, anche turistico. Ma una qualità che sia associata anche alla regolazione dei movimenti turistici, alla necessità di renderla tale con azioni e strumenti che la politica può mettere in campo. Per trovare un equilibrio che spesso manca. Così l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras, intervenendo oggi pomeriggio al panel ‘Open to Qualità’ che ha concluso la prima giornata del Forum Internazionale del Turismo, alla Fortezza da Basso di Firenze.
Dopo aver ringraziato il ministro Santanchè ed il governo “per aver scelto Firenze, per il Forum e per il successivo G7, un motivo di orgoglio”, l’assessore ha spiegato che si tratta “dello stesso orgoglio che ci fa associare la Toscana alla qualità. Ed i turisti ci scelgono per questo. Siamo la regione che grazie alla propria manualità e creatività ha saputo, e sa ancora, produrre oggetti e marchi che sono richiesti e riconosciuti in tutto il mondo”.
Quindi Marras ha sottolineato come “la qualità è qualcosa che va oltre l’offerta turistica e coinvolge tutta la comunità. La qualità, che è percepita da chi ci sceglie per venire in vacanza, qui come in altre parti della penisola, è legata ad alcuni concetti come l’autenticità. Chi sceglie di venire in Italia non lo fa soltanto per visitare un luogo in particolare o per acquistare un determinato oggetto, ma perché ha voglia di vivere l’esperienza sociale fino in fondo. E sotto questo profilo diventa importante che le politiche pubbliche creino tutte le premesse affinchè l’esperienza sia positiva. Occorrono perciò servizi turistici adeguati: infrastrutture, servizi sociali e sanitari e tutto il resto”.
“Legato all’autenticità – ha proseguito – c’è un altro concetto: la regolazione, per trovare l’equilibrio. La concentrazione di troppi visitatori nei soliti luoghi porta al rovescio della medaglia, perché l’incontro che i turisti si aspettano di fare con la comunità locale non avviene. E l’esperienza autentica non ha niente di autentico. Fenomeni che riguardano tante realtà in Italia. Quindi le politiche pubbliche devono far sì che determinate dinamiche possano essere regolate. E tutto questo ci riporta al concetto di di partenza, la qualità. Che inoltre vorremmo fosse diffusa, che riguardasse tutto il territorio. Dotarci degli strumenti che possano tendere a raggiungere questo equilibrio, normativi e azioni pubbliche, è il compito che dobbiamo assegnarci”.
Fonte: Regione Toscana