Toscana Post Toscana Post
Toscana Post Toscana Post
2 febbraio, la Candelora: “Se nevica o se plora dell’inverno siamo fora, ma se l’è sole o solicello…”. La tradizione popolare

2 febbraio, la Candelora: “Se nevica o se plora dell’inverno siamo fora, ma se l’è sole o solicello…”. La tradizione popolare

FIRENZE – «Per la Santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora; ma se l’è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno”. È questa la filastrocca che canticchiamo ogni anno il 2 febbraio il giorno – appunto – della Candelora. E che viene dalla notte dei tempi.

Ma qual è il significato di questa antico modo di dire e quali sono le sue origini? In molte culture il giorno della Candelora ha assunto il significato di prevedere la fine dell’inverno. Poiché il 2 febbraio si trova a metà strada tra la stagione fredda e la primavera, nel giorno della Candelora è tradizione prevedere come sarà il tempo nelle settimane a venire. In generale, se il 2 febbraio è giorno di maltempo, vuol dire che l’inverno è già finito.

Il 2 febbraio rappresenta uno spartiacque nel calendario invernale perchè segna l’allungamento delle giornate e il primo timido risveglio della natura. La ‘festa delle candele’, celebrata dai cattolici ma anche dalla Chiesa ortodossa e da diverse chiese protestanti nell’anniversario della Presentazione di Gesù al Tempio, si ispira al simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”.

Anche i riti pagani prevedevano fuochi e falò per la conclusione della fase più dura dell’inverno. La Candelora veniva celebrata gia’ sotto l’imperatore Giustiniano e nel VII secolo Papa Sergio I istituì una processione penitenziale da tenersi il 2 febbraio per la festa che nel calendario tridentino venne chiamata “Purificazione della Beata Vergine Maria”.

Il 3 febbraio la Chiesa celebra San Biagio, protettore del bestiame e delle attività agricole, e le due ricorrenze si fondono nelle celebrazioni. Tra i cristiani è tradizione che i fedeli portino le proprie candele alla chiesa locale per la benedizione. Ma e’ soprattutto la tradizione popolare a ricordarla con i tanti proverbi. In Messico segna la fine delle festività natalizie (e chi trova il pupazzetto di Gesù nella torta deve organizzare un rinfresco), in Francia è il giorno delle ‘crepes’, in Lussemburgo i bambini fanno volare in cielo le lanterne.

Condividi articolo

Altre notizie di Eventi

“Domeniche in salotto” continua: appuntamento il 16 marzo 2025 al teatro Il Momento di Empoli

“Domeniche in salotto” continua: appuntamento il 16 marzo 2025 al teatro Il Momento di Empoli

11 Marzo 2025 | 10:55
“Il Palazzo Suona – Venerdì in Musica in Palazzo Medici Riccardi”

“Il Palazzo Suona – Venerdì in Musica in Palazzo Medici Riccardi”

6 Marzo 2025 | 16:07
8 marzo 2025 in Toscana: gratis per le donne musei, parchi e giardini statali

8 marzo 2025 in Toscana: gratis per le donne musei, parchi e giardini statali

6 Marzo 2025 | 15:00
Riccardo Cocciante torna al Lucca Summer Festival: concerto in piazza Napoleone dopo 16 anni

Riccardo Cocciante torna al Lucca Summer Festival: concerto in piazza Napoleone dopo 16 anni

5 Marzo 2025 | 15:42
“Domeniche in salotto”, c’è il Quartetto italiano di corni al teatro Il Momento.

“Domeniche in salotto”, c’è il Quartetto italiano di corni al teatro Il Momento.

5 Marzo 2025 | 11:53
Leggi tutti