L’evento si terrà al palazzo delle Esposizioni, piazza Guido Guerra, a partire dalle 9.30 e proseguirà alle 11.30 con il corteo nelle strade di Empoli per deporre le corone commemorative
EMPOLI – Dal 1970, ogni cinque anni, il Comune di Empoli celebra una ricorrenza storica che quest’anno compie ottant’anni: la partenza dei 530 Volontari della Libertà. Una cerimonia a carattere regionale che vedrà l’arrivo delle autorità civili e militari, i rappresentanti di Regione, Province e Comuni, oltre alle associazioni dei combattenti (le brigate Legnano, Cremona, Friuli, Piceno, Folgore e Mantova dove confluirono i volontari) e quelle di volontariato.
Il grande evento si terrà domenica 16 febbraio 2025, nel salone del palazzo delle Esposizioni, in piazza Guido Guerra, a partire dalle 9.30. La cerimonia comincerà con i saluti del sindaco Alessio Mantellassi e a seguire gli interventi di Vania Bagni, presidente provinciale Anpi Firenze, Carmelo Albanese, professore dell’Isrt Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Le conclusioni sono affidate al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Nel corso della cerimonia si terranno anche le esibizioni dei cori degli istituti comprensivi Empoli Est ed Empoli Ovest.
Alle 11.30 si muoverà il corteo nelle strade di Empoli per deporre le corone commemorative. Le tappe saranno largo Gino Ragionieri, piazza della Vittoria, piazza XXIV Luglio e piazza del Popolo. Nell’ultima ‘stazione’ si terranno i saluti conclusivi del consigliere delegato alla Cultura della Memoria, Raffaele Donati, e di un rappresentante dell’Anpi Empolese Valdelsa. L’evento terminerà con un pranzo riservato alla Casa del Popolo di Pozzale.
13 FEBBRAIO 1945 – Da piazza del Popolo ben 530 ragazzi di zona andarono a combattere per la liberazione del resto d’Italia, diventando membri del Corpo volontari per la Libertà, lottando sugli Appennini tra Toscana ed Emilia Romagna. Empoli era già stata liberata il 2 settembre dell’anno precedente, ma il pensiero di un’Italia ancora dominata in parte dai nazifascisti rinsaldava la volontà di essere partecipi di una nuova pagina della storia del Paese.–