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(Foto Presidenza Usa)
WASHINGTON – “Gaza diventerà la riviera del Medio Oriente con il controllo Usa a lungo termine”. Lo ha detto Donald Trump a Benjamin Netanyhau durante l’incontro alla Casa Bianca. “I legami tra Usa e Israele sono indistruttibili”, ha aggiunto il presidente americano.
“E’ vero – ha aggiounto Trump – che i rapporti sono stati messi a dura prova. Ma con me e te saranno più forti che mai. Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza, un controllo a lungo termine che porterà stabilità al Medio Oriente, Gaza sarà la rivière del Medio Oriente”, ribadendo che “i palestinesi devono lasciare Gaza e vivere in altri Paesi in pace”. E ancora: “Gaza è un simbolo di morte e distruzione per decenni, i palestinesi vogliono tornarci perché non hanno alternative”.
Quuindi Netanyhau ha risposto: “Dall’attacco del 7 ottobre stiamo combattendo i nostri nemici e cambiando il volto del Medio Oriente. Abbiamo devastato Hamas, abbiamo decimato Hezbollah. Israele non è mai stato così forte ma per assicurare il nostro futuro dobbiamo finire il lavoro”. Precisando poi: “Israele finirà la la guerra vincendola. La vittoria di Israele sarà la vittoria dell’America”.
Infine Netanyahu ha detto: “La pace tra Israele e Arabia Saudita non solo è fattibile, ma ci sarà”. Immediata, però, la replica di Ryad: “Non ci sarà alcuna normalizzazione delle relazioni con Israele senza la creazione di uno stato palestinese indipendente”.
“Le dichiarazioni di Trump sul suo desiderio di controllare Gaza sono ridicole e assurde, e qualsiasi idea di questo tipo può infiammare la regione”. Lo ha dichiarato all’agenzia Reuters Sami Abu Zuhri, funzionario di Hamas. Hamas ha così risposto alle dichiarazioni di Trump di volere che gli Stati Uniti “prendano il controllo” di Gaza per ricostruirla dopo che è stata distrutta negli ultimi 15 mesi di guerra.
Un piano “razzista”, volto a “sradicare la causa palestinese”: Hamas ha definito così oggi il piano del presidente statunitense Donald Trump su Gaza.
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) respinge “fermamente” il piano di Donald Trump di occupare la Striscia di Gaza e le sue ripetute richieste di trasferimento forzato dei palestinesi che vi abitano. “Il presidente Mahmoud Abbas e la leadership palestinese respingono fermamente gli appelli a impadronirsi della Striscia di Gaza e a trasferire i palestinesi dalla loro patria”, si legge in un comunicato ufficiale. “In risposta agli appelli americani per lo spostamento” dei palestinesi da Gaza, ‘non permetteremo che i diritti del nostro popolo vengano calpestati’, ha dichiarato Abbas.
Non ci sarà alcuna “normalizzazione” delle relazioni con Israele senza la creazione di uno stato palestinese indipendente. Così l’Arabia Saudita – attraverso il proprio ministro degli esteri – ha replicato alle affermazioni del presidente Usa Donald Trump durante la conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il ministro ha ribadito che la posizione del regno rimane “ferma e incrollabile”. “L’Arabia Saudita continuerà i suoi incessanti sforzi per creare uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale, e non stabilirà relazioni diplomatiche con Israele senza di ciò”, ha dichiarato su X.
Nel prossimo mese di giugno si svolgerà una conferenza internazionale sul Medio Oriente a New York. Lo ha detto alla Tass l’ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafez Nofal. “In generale, è necessario fare qualcosa non solo per fermare la guerra, ma per fermare la guerra in generale. Ciò dovrebbe avvenire sulla base di un accordo su due Stati. E molti paesi sono favorevoli a questo problema, compresa la Russia”.