FORNI DI SOPRA – Ancora un grave incidente in Italia provocato da fughe di gas, stufe e canne fumarie malfunzionanti. L’ultimo nella notte fra il 25 ed il 26 dicembre 2024, a Forni di Sopra (Udine) dove una famiglia di tre persone è rimasta intossicata per aver respirato monossido di carbonio. Una donna, la madre, è deceduta, aveva 66 anni. Il marito di 73 e la figlia di 28 sono ricoverati in gravi condizioni.
L’allarme è scattato dopo una chiamata ricevuta dalla centrale operativa Sores Fvg dal Numero unico per le emergenze della Toscana, dove si trova il compagno della 28enne che vive in provincia di Prato. Questi aveva infatti ricevuto messaggi preoccupati dalla fidanzata che aveva continui conati di vomito e sintomi di perdita di conoscenza. Gli infermieri sono riusciti a contattare la giovane invitandola a uscire dall’abitazione.
“Dalle prime verifiche, sembrerebbe che il monossido si sia sprigionato da una caldaia”. Lo hanno affermato, in una nota, i vigili del fuoco del comando provinciale di Udine. “Il monossido è un gas velenoso incolore e inodore prodotto dalla combustione è buona norma verificare sempre il corretto funzionamento di tutti gli apparati per scaldare gli ambienti e le canne fumarie di stufe e caminetti. Inoltre, bisogna sempre garantire un’adeguata areazione dei locali e mantenere costantemente libere le apposite prese d’aria”.
E’ l’appello lanciato dai vigili del fuoco rivolto soprattutto a chi riapre la propria case vacanza inutilizzata per gran parte dell’anno. Indagini vengono condotte anche dai carabinieri.