Le donne Democratiche dell’Empolese Valdelsa in occasione del 25 novembre.
«Lo scorso martedì 19 novembre, in occasione della presentazione della Fondazione Cecchettin, il Ministro Valditara ha rilasciato un videomessaggio nel quale ha affermato che il patriarcato in quanto costrutto giuridico è finito 50 anni fa con la riforma del diritto di famiglia e che l’aumento dei fenomeni di violenza è legato all’immigrazione illegale. Questa dichiarazione è inaccettabile! afferma Irene Bandini, portavoce conferenza Donne Democratiche Empolese Valdelsa-. Condanniamo fermamente questo approccio alla questione della violenza di genere, non ci si può dividere anche su un argomento come questo. I dati ci dicono che dall’inizio dell’anno i femminicidi sono stati 109 e che gli autori sono per quasi l’80% italiani, che il reato di stalking colpisce il 74% delle donne e che in termini assoluti gli episodi di violenza sessuale sono pari a 16 al giorno, per un totale di 4.341. In Toscana oltre 4.500 donne si sono rivolte a un Centro antiviolenza
sfiorano i 2.000 in un anno gli accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti.
Sono cifre drammatiche che emergono dal sedicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato dall’Osservatorio sociale regionale su dati relativi al 2023.»
A Bandini fa eco Ottavia Viti, segretaria dei Giovani Democratici Empolese Valdelsa: «Che la lotta al patriarcato sia il mezzo per contrastare la violenza di genere è estremamente chiaro a una grande maggioranza delle nuove generazioni, e per molti versi il cambiamento è già in atto. Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha rappresentato uno spartiacque rispetto alla percezione pubblica del problema della violenza di genere, e a fronte di ciò le dichiarazioni del Ministro appaiono come ancora più gravi. È necessario ora più che mai affrontare il fenomeno della disparità di genere avendone chiare le cause».
«Il Partito democratico e la Conferenza delle Donne Democratiche hanno una posizione netta su
questo tema, ed hanno chiare le soluzioni possibili-afferma Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empolese Valdelsa-. Il Pd ha presentato proprio ieri le proprie proposte per il contrasto alla violenza di genere che prevedono l’insegnamento nelle scuole dell’educazione all’affettività e sessuale, risorse adeguate ai centri antiviolenza, 260 milioni da stanziare in manovra per tutte le vittime non autonome, responsabilizzare il mondo datoriale con il coinvolgimento dei sindacati per l’eliminazione della violenza economica e delle molestie sul posto di lavoro».
«In occasione del 25 novembre, affermiamo con forza la nostra lettura del fenomeno ed il nostro
costante impegno a contrastarlo- conclude Bandini- ed accogliamo l’appello della portavoce nazionale Roberta Mori ad esporre in ogni circolo e sede del partito delle candele e dei simboli che tengano vivo il ricordo di tutte le donne a cui è stata tolta la vita per mano di uomini violenti e figli di una società che deveprovare a guarire».
Fonte: Donne Democratiche