Firenze, 12 novembre 2024: “Siamo dalla parte dei lavoratori e delle imprese del settore della moda che stanno vivendo una fase particolarmente critica. Stamani, nell’ambito dello sciopero e mobilitazione di oggi, abbiamo incontrato rappresentanti delle sigle sindacali in Consiglio regionale assieme agli assessori Marras e Nardini. Abbiamo proposto di discutere della crisi della moda nella seduta di domani del Consiglio regionale in modo da mettere al centro del dibattito politico regionale il problema che investe circa 110mila toscani tra dipendenti diretti e indotto. Dalla maggioranza ci siamo sentiti rispondere di no e che non fosse possibile! Invitiamo quindi il Presidente del Consiglio regionale a mettere come primo punto dell’ordine del giorno di domani un atto sulla crisi del comparto. Altrimenti i consiglieri regionali di centrodestra sono pronti a non entrare in Aula e a recarsi nelle aziende colpite dalla crisi per portare la loro vicinanza e trovare soluzioni concrete” lo affermano in una nota congiunta Vittorio Fantozzi, Elena Meini e Marco Stella, capogruppo rispettivamente di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia nel Consiglio regionale toscano.
“Il problema - prosegue Fantozzi - è che la Regione Toscana e in generale il Pd, tende a rimandare tutto al Governo nazionale, attribuendogli anche responsabilità non sue. Sul piatto dei Ministeri di Lavoro e Made in Italy è ben presente la situazione, tanto che è già stata concessa la cassa integrazione in deroga per otto settimane per arrivare al 2024. L’obiettivo è costruire politiche industriali che permettano al settore di essere solido rispetto alle sfide del mercato internazionale. Discutere domani mattina del Terzo Reich o del sottosegretario Gemmato, sarebbe un affronto alle aziende e ai lavoratori. Se la maggioranza del Consiglio preferirà discutere di Terzo Reich, noi andremo ad incontrare le aziende e i lavoratori delle province di Firenze, Prato Pisa e Arezzo che sono i territori più colpiti dalla crisi”.
“La problematica è talmente rilevante - sottolinea Meini - che abbiamo, proposto come Centrodestra di dedicare i lavori del Consiglio di domani proprio per approfondire le varie criticità in essere. La Lega si è sempre mossa con spirito di collaborazione e di rispetto verso il settore e tutti i rappresentanti di questo annoso problema. Invece, in modo perentorio, ci hanno risposto che, eventualmente, se ne potrà discutere fra quindici giorni. I lavoratori si attendono, giustamente, invece, risposte immediate da chi amministra la Regione ed è nostro dovere affrontare il tema oggi. Altro modus operandi gradito ai piddini è quello di “mandare la palla in tribuna” per dilatare le tempistiche. Viceversa, non c’è più tempo da perdere perché i lavoratori meritano rispetto e concretezza, quindi rapidi aiuti regionali”.
"Abbiamo la consapevolezza - conclude Stella - che il Governo ha attivato immediatamente la cassa integrazione, otto settimane di Cig per dare una prima risposta immediata, è del tutto evidente che nelle more delle risorse del bilancio dello Stato attiveremo nel 2025 la cassa integrazione per sostenere i distretti industriali toscani. Ma il tema vero è: la Regione Toscana, cosa ha fatto? Non solo non ha fatto niente, ma non vuole nemmeno discutere del tema, dicendo che c'è bisogno di tempo. Ma il tempo è già scaduto per le famiglie, per i lavoratori che sono in cassa integrazione. Il governo di centrodestra sta mettendo in campo tutte le pratiche di politica industriale, perché senza l'impresa e senza gli imprenditori non ci sarebbero i lavoratori e i dipendenti, che sono parte fondamentale del processo produttivo".