Continuano gli approfondimenti legati ai fondi FESR della Regione Toscana e oggi è la volta di Emilio Quattrocchi, amministratore delegato di Italia Comfidi - organizzazione che ha un ruolo molto importante del sostenere la partecipazione delle imprese ai bandi FESR - che ci spiega in che modo e quali sono le opportunità
Sullo stesso tema il quadro politico per Toscana Post lo ha
sposto l’assessore Leonardo Marras, potete recuperare la sua intervista tramite questo link: https://www.toscana-post.it/rubriche/facciamo-i-conti/programma-regionale-fesr-2021-2027-tante-risorse-per-migliorare-la-competitivita-delle-imprese-toscane-intervista-allassessore-leonardo-marras/
Dott. Quattrocchi, Italia Comfidi in questo momento è molto impegnata per diffondere e sostenere le imprese, nella possibilità di ottenere e utilizzare le risorse messe a disposizione, tramite fondi FESR, dalla Regione Toscana per diverse tipologie di investimento. Quanto sono importanti questi bandi per le imprese toscane?
I bandi della Regione Toscana possono essere divisi, per obiettivi e finalità, in due gruppi: le misure a sostegno dell’efficientamento energetico delle imprese e le azioni volte ad incrementarne gli investimenti produttivi.
Le agevolazioni rappresentano, per questo, una grande opportunità per le imprese toscane. Non solo consentono di investire in digitalizzazione e migliorare l’efficienza produttiva, ma offrono anche un supporto strategico per il consolidamento e il miglioramento della competitività e la conseguente capacità di affrontare sfide sempre più globali.
Investire, per le imprese di ogni dimensione, è un’attività indispensabile per restare competitivi sul mercato e rendere il proprio business più solido nel lungo periodo. L’impegno di Italia Comfidi e delle Istituzioni è proprio quello di stimolare costantemente le imprese a investire nella loro evoluzione, sia dal punto di vista tecnico che strategico, in modo da renderle più resilienti e pronte ad affrontare i cambiamenti del mercato.
Qual è il ruolo di Comfidi a sostegno delle imprese nell’attrarre questi finanziamenti e quali strumenti
mette a disposizione?
Il primo e forse più importante strumento che offriamo alle imprese è il capitale umano. Possiamo vantare una struttura capillare di consulenti che su tutto il territorio toscano affiancano le imprese facilitandone l’accesso a queste risorse. Offriamo agli imprenditori tutta l’assistenza necessaria per comprendere le opportunità offerte dai bandi e per orientarsi tra le varie soluzioni finanziarie.
Alla solida rete di supporto sul territorio, affianchiamo attività di informazione, formazione e consulenza mirata. Nell’ultimo mese abbiamo organizzato numerosi eventi formativi in tutte le
province toscane, per sensibilizzare le imprese sui nuovi bandi emanati dalla Regione, e guidarle nelle scelte più opportune per il loro sviluppo. La nostra missione è quindi quella di ridurre le barriere di accesso a questi fondi e di essere un partner affidabile per le aziende in tutte le fasi del bando.
La sua sensazione è che ci sia interesse e partecipazione da parte delle imprese toscane? Ci sono già stati contatti?
Sì, c’è un forte interesse da parte delle imprese toscane. Molti imprenditori hanno già prenotato parte del plafond destinato ai bandi, il che dimostra un’alta partecipazione. Le richieste che stiamo ricevendo sul nostro sito (www.comfidi.it) sono infatti numerose e questo è un segnale positivo, perché conferma che le imprese hanno fiducia nelle proprie capacità e nella possibilità di utilizzare questi finanziamenti per crescere. Molte di queste aziende, anche quelle più piccole, stanno dimostrando di voler investire nel futuro, anche in tempi di incertezze economiche. Il panorama imprenditoriale in Toscana è molto dinamico, e la volontà di innovare e diversificare è un chiaro indicatore della solidità del nostro tessuto produttivo. Quindi, anche se ci sono difficoltà legate alla congiuntura economica, vedo una grande resilienza e voglia di continuare a investire per migliorare.
Qual è lo stato di salute attuale del sistema produttivo e dell’impresa in Toscana e quali sono i bisogni principali?
Il sistema produttivo in Toscana, come in molte altre Regioni, vive un periodo di luci e ombre. La crisi internazionale e la situazione dei mercati globali, con il rallentamento dell’economia, stanno creando difficoltà a molti settori, in particolare a quello della moda, che è uno dei fiori all’occhiello della nostra regione.
È necessario analizzare i flussi turistici, che possono essere una leva commerciale per le imprese ma, più in generale, il sistema produttivo ha bisogno di affrontare una serie di sfide, tra cui la necessità di diversificare le attività e di rafforzare la propria capacità di innovare. Le imprese che si concentrano su un solo settore o su un singolo prodotto sono più vulnerabili, e per questo è fondamentale supportarle nel processo di diversificazione e di apertura verso nuovi mercati. È essenziale che le aziende toscane continuino a investire in innovazione, a migliorare i propri processi produttivi e a sviluppare nuove opportunità commerciali. Le istituzioni, Italia Comfidi e le associazioni devono lavorare insieme per dare agli imprenditori gli strumenti necessari a gestire questi cambiamenti. La nostra missione è quella di accompagnare le imprese in un percorso di evoluzione continua, che le renda più competitive, più sostenibili e più capaci di affrontare le sfide future.
Emilio Quattrocchi di Italia Comfidi: Ecco come accompagniamo le imprese toscane per avere finanziamenti dei fondi FESR.
Facciamo i conti
16 Novembre 2024 | 01:19 | Giacomo Cucini