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Sara Bosi, dal sogno alla realtà. Dal 19 dicembre 2024 al cinema in “Diamanti” di Ferzan Özpetek

Sara Bosi, dal sogno alla realtà. Dal 19 dicembre 2024 al cinema in “Diamanti” di Ferzan Özpetek

Foto: Alessandro Cantarini

Sara Bosi, il sogno di diventare attrice, la determinazione nel raggiungere il traguardo. Toscana, di Sesto Fiorentino, fresca di "Sì, lo voglio" con il suo grande amore Gianmarco, ha vent'anni, interessanti esperienze sulle spalle, ma soprattutto tutte le qualità e le doti per una carriera brillante. Studentessa di lettere e filosofia all’Università di Firenze. Sara decide poi di studiare teatro e recitazione e lo fa all’accademia Oltrarno di Firenze, diretta da Pierfrancesco Favino. Un corso di formazione di tre anni della Fondazione Teatro della Toscana, da cui ogni triennio escono talenti in grado di lavorare ad alti livelli. Destino condiviso anche da Sara, appena uscita inizia subito a lavorare in teatro, scrive il testo di un suo spettacolo, "Darling". E’ la storia di quattro donne diverse per età e personalità, donne alle prese con la vita e i rapporti di coppia. Poi la chiamata da parte di Ferzan Öspetek per “Magnifica Presenza”, produzione teatrale 'traduzione' del suo successo cinematografico. La prima, ne seguirà un’altra al cinema: nell'estate 2024 Sara recita insieme ad attrici del calibro di Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi e Milena Vukotic, nel film “Diamanti”, di Ferzan Özpetek, in uscita il 19 dicembre. Un cast stellare che abbiamo ammirato anche nelle pagine di Vanity Fair di questo mese.
In attesa di vedere il film nelle sale cinematografiche, vorremmo provare a conoscere Sara, le sue ambizioni e il suo impegno.

Quando hai cominciato a sognare di diventare un’attrice? quali sacrifici sono necessari per formarsi in giovane età?

E' sempre stato il mio sogno, senza dubbio: con il fatto che oltre al sogno possa essere realtà, sto cercando di familiarizzare giorno dopo giorno. Ma forse sono un po’ lenta io… 
non so bene quali sacrifici siano necessari, per me è stato il far pace con il 'mostrarsi' agli altri ma soprattutto a me stessa: non sempre è stato ed è facile.

L'esperienza all’ accademia Oltrarno, diretta da Pierfrancesco Favino, cosa ha significato per te? È stata determinante per quello che stai facendo adesso?

L’Accademia mi ha dato pressoché tutto. Non lavoro grazie a un talento particolare, innato, come può accadere: tutto quello che so fare l’ho imparato, me lo hanno insegnato. L’Accademia è stata per me
il distillato di una vita condensato in tre anni, tredici compagni e un meraviglioso corpo docenti (e non)…
tutti questi elementi mi hanno lasciato un qualcosa che continuo a impiegare ogni giorno, anche quando non lavoro.  

Uscita dall'Accademia hai scritto testi teatrali, li hai messi in scena. Hai lavorato in teatro con Ozpetek e ora lavori per il cinema,
diretta sempre dal grande maestro, con un cast di stelle del grande e del piccolo schermo. In pochi anni tanti traguardi e ti auguriamo tanti altri successi in futuro. C'è mai stato un momento in cui hai pensato di mollare?

Sì, c'è stato purtroppo. Dico purtroppo perché, in alcuni momenti, non ho saputo cullare il mio sogno.
E’ difficile voler lavorare con tutto il proprio cuore, e, banalmente, fronteggiare il fatto di non essere scelta ai provini, quindi di non poterlo effettivamente fare. Ti viene da dire “Ma come, sono io la scelta migliore, credimi, lo voglio fare talmente tanto che non posso non essere io quello che cerchi”…
e invece a volte è così. Intanto la vita va avanti, i tuoi coetanei hanno un lavoro con cui si comprano case o chiedono mutui e a te sembra di non avere niente in mano. Per cui sì, ho pensato di mollare, anzi, forse per un po’ l’ho anche fatto: poi però ho capito che mollare non poteva essere la mia scelta.

Cosa significa per te essere a fianco di Ozpetek e in un cast così importante?

Rispondere “un’occasione unica” sarebbe riduttivo. La cosa di cui sono più grata è quella di aver potuto osservare da vicino il lavoro di professionisti e professioniste. Parlo sia di Ferzan, sia delle mie colleghe, sia di tutta la troupe. A costo di beccarmi una denuncia per stalking, credo di non aver tolto gli occhi di dosso a chi mi stava attorno neanche un secondo: c’era troppo da imparare.

Scrivere, recitare in teatro, al cinema: cosa ti piace di più?

Recitare è la cosa che amo di più. Lo amo talmente tanto che mi importa poco dove lo faccio… cinema, teatro… L’importante è recitare! Scrivere invece è diverso, non è amore, è amicizia.

Quanto è cambiata la tua vita negli ultimi anni?

Credo di non aver passato, dal 2018 ad ora, un solo anno uguale al precedente… cambia sempre tutto e non sempre per scelta mia. Almeno non mi annoio. Anche se questo 2024 è stato sicuramente un anno che rivivrei in loop…
Che consiglio daresti o cosa diresti a una ragazza adolescente che sogna di fare l'attrice?
Culla il tuo sogno seppur ti tormenta.

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