
FIRENZE – Ha i giocatori contati, soprattutto a centrocampo, Raffaele Palladino, per la sfida di stasera (20,45, diretta su Dazn e Sky) contro l’Inter, ossia la ripresa della gara sospesa il primo dicembre 2025, per il malore a Edoardo Bove. Il centrocampo è praticamente “vuoto”, affidato a Mandragora e Richardson. Non ci sono alternative. Non potranno scendere in campo gli acquisti di gennaio (Zaniolo, Folorunsho, Ndour, Fagioli) e indossano altre maglie coloro che erano in rosa (Ikonè, Kouamè, Sottil) a dicembre. Nion basta: quasi certamente non ci sarà Yacine Adli. L’ex giocatore del Milan infatti non si è allenato nemmeno ieri con i compagni. Dunque: Mandragora e Richardson. Scelta rischiosa ma obbligata.
Rischiosa perchè l’Inter avrà centrocampo compatto. Per vincere. Pensa ai poco più di 70 minuti per l’aggancio alla vetta. I nerazzurri, vincendo contro la Fiorentina, raggiungerebbero quota 54 punti: agguantando il Napoli che è in vetta solitaria ormai da diverse giornate. Ma la Fiorentina ha l’obbligo di far punti, magari di vincere, per dare la scalata ai posti Champions. Volendo, e credendoci, si può. Sfida Kean-Lautaro? Certo, ma non solo.
Dovrebbero stringere i denti sia Cataldi che Colpani, col primo reduce da un affaticamento al retto femorale che lo ha escluso nell’ultimo mese dalle gare ufficiali, mentre il secondo è stato out nelle recenti tre partite della Fiorentina per un problema ad una caviglia. Opposta all’Inter si dovrebbe così vedere una squadra disposta con il 3-4-2-1 con Beltran e Gudmundsson a supporto di Kean, la conferma di Mandragora e Richardson sulla mediana e Comuzzo in difesa ad aiutare Pongracic e Ranieri.
Sarà possibile fermare la corazzata Inter? Sì, ma a condizione che la Fiorentina butti il cuore oltre l’ostacolo, come a Roma contro la Lazio. E che faccia la sua parte il Kgb. Ossia si rendano decisivi Keran, Gudmundsson e Beltran. Occorrerà un primo tempo aggressivo, ma anche una ripresa “alla baionetta”, ossia senza farsi stringere nella tre quarti. Come è accaduto contro un Genoa volenteroso ma di qualità moderata. Palladino dever aver parlato chiaro: questa è partita da affrontare con quel che c’è. A Milano, lunedì sera, nonostante lo svantaqgio del fattore campo, potrà essere un’altra storia. Grazie ai nuovi arrivati.
INTER – Simone Inzaghi sembra intenzionato a schierare la squadra migliore, sostanzialmente confermando l’undici che è partito titolare domenica scorsa nel derby contro il Milan, anche se non mancano i dubbi. L’unica novità dovrebbe essere rappresentata dal ritorno di Francesco Acerbi al centro della difesa, con l’ex Lazio che quindi potrebbe tornare a giocare dal 1′ per la prima volta dallo scorso fine novembre. Ma non mancano i ballottaggi, visto che Carlos Augusto, Davide Frattesi e Yann Bisseck sono comunque pronti nel caso a far rifiatare i vari Fedrico Dimarco, Nicolò Barella e Benjamin Pavard. Tra chi è sicuro di partire titolare ci sarà Denzel Dumfries, che, ammonito nel derby, tuttavia visto il regolamento salterà la sfida di lunedì al Meazza.
L’unico assente, oltre agli infortunati Davide Di Gennaro e Joaquin Correa, sarà Nicola Zalewski, che non potrà giocare la gara a Firenze ma ha comunque viaggiato insieme alla squadra verso la Toscana. In attacco sembra poter andare verso la conferma la coppia formata da Marcus Thuram e Lautaro Martinez (seppur Taremi scalpiti alle loro spalle per partire dal 1′), soprattutto vista la forma dell’argentino. Il capitano dei nerazzurri ha realizzato otto gol nel 2025, più di ogni altro calciatore di Serie A considerando tutte le competizioni. Non solo, perché il centravanti interista ha anche un buon rapporto con la Fiorentina: ha infatti realizzato ben sette gol nelle ultime cinque presenze contro i viola, tra cui tre doppiette. La difesa della Fiorentina prende le contromisure del caso. E auguriamoci che basti.
Le probabili formazioni
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri; Dodò, Mandragora, Richardson, Gosens; Gudmundsson, Beltran; Kean. Allenatore: Palladino
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Taremi, Lautaro. Allenatore: Inzaghi
ARBITRO: Doveri di Roma